20 settembre 2005

La persistenza della Memoria

Quando un’opera nata per divertire o comunque per un determinato motivo, ha anche la funzione di far mantenere una memoria storica di qualcosa?
Sicuramente in molti casi, io ve ne riporto due di mia diretta conoscenza.
Dimostrazione n.1
Videogioco – Shenmue 2
Shenmue2© uscito per Dreamcast© nel 2001 e successivamente per Xbox© nel. 2002 oltre ad essere uno dei più bei videogiochi di sempre grazie all’alchimia che lega varie tipologie di gioco in maniera perfetta e unito al fatto che racconta una delle più belle storie di sempre,e non parlo solo in ambito videoludico, è anche una memoria storica importantissima.
Questo grazie al suo ideatore Yu Suzuki, creatore tra l’altro di giochi storici come Hang On© e Out Run©, è famoso per la sua ricerca dell’accuratezza.
Shenmue2© ha infatti un suo lungo capitolo ambientato a Kowloon, quartiere ora residenziale di Honk Kong. L’accuratezza dei particolari ha fatto si che nel gioco sia presente quasi tutto il quartiere “congelato” al momento della creazione del videogioco, comprensivo di templi, negozi e angoli caratteristici (a costo di mesi di sopralluoghi e di programmazione, che hanno fatto lievitare i costi di produzione fino a rendere il gioco uno dei più esosi di sempre).
Ora tutto questo non esiste più, visto che il quartiere è stato completamente raso al suolo e ricostruito con i più moderni criteri architettonici, ma per chi vuole girare almeno virtualmente per il quartiere com’era una volta basta inserire il DVD del gioco (o GD-rom nel caso del Dreamcast©).


Dimostrazione n.2
Film di Animazione – Una tomba per Lucciole .
Il film di animazione “Una tomba per lucciole” di Isao Takahata dello studio Ghibli uscito nel 1988 (1999 in Italia distribuito dalla Yamato Video) e un film tratto da un libro di Akiyuki Nosaka che narra la storia di due fratelli abitanti a Kobe durante la seconda guerra mondiale nei giorni del bombardamenti incendiari americani.
La storia oltre ad essere molto bella tratta un argomento “pesante” per essere un “cartone animato”.
Nel film infatti si tratta l’argomento della morte, distruzione, malattie, povertà e tutto quello che è generato dalla guerra. Il film è stato creato da un famoso studio di animazione giapponese, tanto che alla prima erano presenti molti bambini che rimasero ovviamente scioccati alla vista di queste immagini, tra le altre quelle di persone ustionate. Lo studio si fece poi perdonare con la proiezione immediatamente successiva del FAVOLOSO “ Tonari no Totoro” (Il mio vicino Totoro) film di una bellezza e di una poesia straordinaria, ma questo è un altro discorso.
La scrupolosità della ricostruzione di Kobe, grazie a foto e filmati d’epoca, è stata talmente elevata da stupire perfino l’autore del libro, che era molto reticente in merito alla trasposizione del suo racconto autobiografico in “cartone”, che ha potuto rivedere i luoghi della sua infanzia.
La città è ricreata in maniera quasi perfetta e “ibernata” ai giorni precedenti ai bombardamenti che di fatto la distrussero completamente.
Se volete vedere com’era Kobe prima dei bombardamenti incendiari americani o se volete semplicemente vedere un bel film vi consiglio di procurarvi “Una tomba per lucciole”.


Paolo