Le 500 lire di carta
Premessa questo è l’ENNESIMO post “nostalgico” del vostro ardimentoso blogger…
Quindi sapete a cosa andate incontro, non venite poi a rompermi i maroni…
L’occasione per questo tuffo nel passato mi è data da un gioco che mi è stato regalato per il mio compleanno (vedere a proposito il blog di KIA.
I miei lungimiranti amici mi hanno donato “Chibi Robo” un gioco dall’aspetto “fanciullesco” e catalogabile nei generi action/platform.
Quindi sapete a cosa andate incontro, non venite poi a rompermi i maroni…
L’occasione per questo tuffo nel passato mi è data da un gioco che mi è stato regalato per il mio compleanno (vedere a proposito il blog di KIA.
I miei lungimiranti amici mi hanno donato “Chibi Robo” un gioco dall’aspetto “fanciullesco” e catalogabile nei generi action/platform.
Protagonista del gioco è, appunto, un ChibiRobo: un robotino tuttofare il cui scopo per il quale è stato progettato, costruito e regalato (in occasione del compleanno della piccola, complessata, figlia) è quello di rendere le persone felici felici felici….come? pulendo le orme del cane, raccogliendo le carte delle caramelle, le scatole di biscotti finiti, estirpando erbacce e lavori simili. Eseguendo queste “semplici” mansioni il nostro piccolo eroe guadagna punti cuore che gli permettono la crescita (in puro stile RPG) del nostro amico metallizzato permettendogli di acquisire oggetti che migliorano le sue prestazioni tramite un PC presente nella sua tana.
Particolarmente importante per il mio elaborato è la distanza percorribile dal robot. Infatti egli possiede una spina (del tipo americano se vogliamo essere precisi) con la quale dovrà necessariamente ricaricarsi dalle normali prese di corrente disseminate all’interno della casa. All’inizio della nostra avventura la distanza percorribile è esigua, ma con l’ingremento dei punti cuore (ottenibili rendendo felici gli abitanti della casa) è possibile avere pile più potenti con le quali è possibile percorrere maggior distanze e avventurarsi in luoghi non coperti da prese di corrente come il giardino.
Il gioco si presenta con una grafica fumettosa e non particolarmente dettagliata, ma che comunque riesce a infondere nel giocatore il giusto feeling,per parlare come chi ne capisce potremmo dire che ha un ottimo character designer.
Dopo aver, in maniera evidentemente veloce e lacunosa, dato i necessari ragguagli riguardo al gioco passiamo a quello che è l’obiettivo del mio blog: la “sterile” ricerca di motivazioni per elevare il medium videogioco ad attività praticabile dai trentenni senza doversi vergognare con i genitori e parenti.
Giocando a questo gioco mi è sembrato di rivivere,in maniera virtuale ovvio, la mia infanzia e rivedo nel piccolo automa un poco dei miei nipoti.
Anche se so che molti di voi stanno pensando che l’uso esagerato di alcool e/o di droghe (altresì leggere) rendono comunque il vaneggio un’attività frequente nelle mie elucubrazioni vi esporrò la mia meditazione in merito.
Quando ero piccolo (e lo vedo soprattutto nei miei nipoti) tutto era grande, irraggiungibile ed enorme e ogni crescita (sia fisica sia nella conoscenza del corpo) portava al raggiungimento di un traguardo prima ritenuto inaccessibile. Per esempio i miei nipoti da piccoli DOVEVANO chiedere la merenda a madre/nonna/zio perché lo sportello era troppo in alto; adesso i miei nipoti si arrampicano sui mobili e riescono a prendere DA SOLI quello che vogliono. Proprio come il piccolo protagonista la crescita (di durata della pila) e l’acquisizione di conoscenze (come quella di arrampicarsi o di planare) permette di raggiungere punti irraggiungibili e di aprire il varco a nuove zone esplorabili.
Da piccolo mi guadagnavo i soldi per il gelato o per giocare a Double Dragon (sigh!!..) facendo piccoli lavori in casa come pulire sotto il tavolo della cucina, mettere a posto la mia cameretta o aiutare a portare la spesa ai miei genitori.
Se Chibi riceve punti cuore rendendo felici i padroni,io aiutando i miei genitori ricevevo le mitiche 500 lire di carta, ESCLUSIVAMENTE di carta.
Paolo “amarcord” Piermarini
Particolarmente importante per il mio elaborato è la distanza percorribile dal robot. Infatti egli possiede una spina (del tipo americano se vogliamo essere precisi) con la quale dovrà necessariamente ricaricarsi dalle normali prese di corrente disseminate all’interno della casa. All’inizio della nostra avventura la distanza percorribile è esigua, ma con l’ingremento dei punti cuore (ottenibili rendendo felici gli abitanti della casa) è possibile avere pile più potenti con le quali è possibile percorrere maggior distanze e avventurarsi in luoghi non coperti da prese di corrente come il giardino.
Il gioco si presenta con una grafica fumettosa e non particolarmente dettagliata, ma che comunque riesce a infondere nel giocatore il giusto feeling,per parlare come chi ne capisce potremmo dire che ha un ottimo character designer.
Dopo aver, in maniera evidentemente veloce e lacunosa, dato i necessari ragguagli riguardo al gioco passiamo a quello che è l’obiettivo del mio blog: la “sterile” ricerca di motivazioni per elevare il medium videogioco ad attività praticabile dai trentenni senza doversi vergognare con i genitori e parenti.
Giocando a questo gioco mi è sembrato di rivivere,in maniera virtuale ovvio, la mia infanzia e rivedo nel piccolo automa un poco dei miei nipoti.
Anche se so che molti di voi stanno pensando che l’uso esagerato di alcool e/o di droghe (altresì leggere) rendono comunque il vaneggio un’attività frequente nelle mie elucubrazioni vi esporrò la mia meditazione in merito.
Quando ero piccolo (e lo vedo soprattutto nei miei nipoti) tutto era grande, irraggiungibile ed enorme e ogni crescita (sia fisica sia nella conoscenza del corpo) portava al raggiungimento di un traguardo prima ritenuto inaccessibile. Per esempio i miei nipoti da piccoli DOVEVANO chiedere la merenda a madre/nonna/zio perché lo sportello era troppo in alto; adesso i miei nipoti si arrampicano sui mobili e riescono a prendere DA SOLI quello che vogliono. Proprio come il piccolo protagonista la crescita (di durata della pila) e l’acquisizione di conoscenze (come quella di arrampicarsi o di planare) permette di raggiungere punti irraggiungibili e di aprire il varco a nuove zone esplorabili.
Da piccolo mi guadagnavo i soldi per il gelato o per giocare a Double Dragon (sigh!!..) facendo piccoli lavori in casa come pulire sotto il tavolo della cucina, mettere a posto la mia cameretta o aiutare a portare la spesa ai miei genitori.
Se Chibi riceve punti cuore rendendo felici i padroni,io aiutando i miei genitori ricevevo le mitiche 500 lire di carta, ESCLUSIVAMENTE di carta.
Paolo “amarcord” Piermarini
8 Comments:
come la nostra memoria archivia le informazioni è per me un mistero, ma la miriade di collegamenti attraverso i quali, alcuni ricordi riaffiorano è veramente incredibile
I trenta si fanno sentire eh! come ti capisco.
ChibiRob
Frunti, ormai qualcuno ci ha scoperto e se tu parli di 500 lire di carta la gente penserà che sei decrepito e penseranno di me... GUARDA QUELLA STA CON UN VECCHIO!!! eh eh eh, scherzi a parte, il gioco sembra davvero Kawaiiii ora spero di giocarci presto, sempre che riesca a spostare Fruntì dal televisore!! ^_^
Ah, complimenti per la trovata Doc! ChibiRob, davvero carino!!
ciao sono nuovo ...ehehehhe
sai che sembra una figata sto gioco io sono rimasto ad hammerin harry a corso cairoli ;-)
ps. e vienici a trovare qlk volta!
www.macerataforum.it
Caro Blogger,
non trovando una mail alla quale risponderti,
e volendo proporti un servizio che
probabilmente Ti interesserà,
Ti chiedo di contattarmi a info@vascoblog.com
Ciao
CIAO SONO IL BLOGGER DI MONDOBEPPE, IL MIO BLOG DEDICATO ALL'ARTE VIDEOLUDICA,FAI UN SALTO AL MIO INDIRIZZO http://beppedesio.blogspot.com/ E COMMENTA LE MIE RECENSIONI, MI FAREBBE PIACERE IL PARERE DI UN ESPERTO...BUON BLOG
Ciao a tutti !
Se l'avventura vi piace .. questo è il sito che fa per voi!
Giochi di avventura gratuiti!
http://www.giochi-flash.net/giochionline/avventura
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